Ormai da diversi anni tengo un diario della Gratitudine, sul quale annoto almeno tre cose – situazioni, eventi, persone – per le quali sono profondamente grata.
In poche parole, questa è la pratica della Gratitudine.
Diversi studi, sia recenti che non, confermano come l’apprezzamento sia una compenente base di quelle persone che ci sembrano sempre di buon umore, o felici senza particolare motivo. La capacità di concetrarsi su ciò che c’è, senza giudizio, di ringraziare anche per cose apparentemente superficiali, rende le persone in grado di tenere meglio sotto controllo cose ahimè molto diffuse e non troppo piacevoli come lo stress e l’ansia.
Incredibile ma vero, pare che sintonizzarsi con ciò che di bello c’è nella nostra vita sia un potente antidoto contro la fame nervosa, rendendo quindi più semplice alle persone che tendono a mangiare molto e male quando sotto stress (alzo la mano!), il compito, a volte arduo, di dimagrire.
Questo immagino sia dovuto anche al fatto che la pratica della Gratitudine vada a braccetto con la mindfulness, una tecnica oggi molto più conosciuta e praticata di un tempo e che potremmo spiegare molto brevemente con il concetto di “essere consapevoli”.
Come ho iniziato a praticare la Gratitudine
Ho cominciato per caso. Eravamo in vacanza a San Francisco e mio marito, che sa quanto amo scrivere, mi aveva regalato il Diario della Gratitudine che avevo avvistato nella vetrina di una libreria fighissima, sull’affollata Market Street.
Scrivo praticamente ovunque, ho quaderni e penne in ogni angolo della casa. Così mi sono buttata con il mio solito entusiasmo, anche se era una cosa nuova per me avere un quaderno che mi suggerisse COSA dovessi scrivere.
Il dono più importante e pressoché immediato è stato quello di farmi capire quanta della mia energia mentale venisse sprecata nel virus endemico della lamentela.
E’ successo quando mi sono trovata davanti alla pagina nuova, penna in mano, e pur avendo solitamente mille cose da scrivere, in quel momento non mi veniva nulla. “Non è successo niente di così eclatante oggi” ricordo di aver pensato.
Ho scarabocchiato qualcosa mentre buona parte della mia mente in quel momento stava rimuginando su ben altro. Ero da poco diventata mamma, e in quel turbinio di ormoni, notti insonni e domande più grandi della mia capacità momentanea di ragionare, non mi aiutavano di certo.
Finalmente, dopo qualche giorno, un lampo di genio mi guarisce da quella specie di “vista corta” che mi aveva afflitta fino a quel momento.
Mi è infatti balenato in mente come il punto della questione non fosse affatto quello di incensare lo straordinario, quanto di apprezzare nella mia vita le cose già meravigliose e i piccoli miracoli di ogni giorno.
Cose davvero semplici come le parole di supporto di un’amica, poter scambiare un abbraccio amorevole con qualcuno, trovare il tempo di sedersi e fare colazione sotto il sole vivace di un mattino d’estate. Così tanto semplici, come vedi, che spesso le diamo per scontate e rischiamo di non accorgercene nemmeno.
Questo cambio di prospettiva, nel tempo di qualche settimana, mi ha mostrato quanto prospera e abbondante fosse la mia vita – e non mi riferisco solo agli aspetti materiali. La gioia, l’amore, la bellezza e la profondità e ricchezza di esperienze presenti e passate, tutto concorre a creare il senso vero di queste parole.
Si è innescata così una vera e propria reazione a effetto domino, dove il Potere della Gratitudine ha contribuito a nutrire e a far crescere il senso di benessere dentro di me. I nuovi pensieri e azioni che ne sono nati hanno contribuito a portare altro benessere.
Qual’è quindi il Potere della Gratitudine quotidiana?
I benefici sono innumerevoli.
- riduzione notevole del livello di stress
- dissipamento dell’ansia
- ritrovata leggerezza e buonumore
- gioia
- senso di scopo nella vita
- generosità
- riscoperta della gentilezza
- capacità di creare maggior abbondanza per sé e gli altri
- presenza e consapevolezza – altrimenti detta mindfulness
- si riesce a manifestare più facilmente
- … continua tu!
Cominciamo a ricevere quando sappiamo accettare, e accettare significa anche sapere dire “grazie”.
La mia pratica è iniziata proprio grazie ad un regalo – quindi restituisco il favore!
Se lo desideri puoi scaricare qui il Diario della Gratitudine, che contiene le linee guida per iniziare, una pagina da seguire come modello e una serie di domande e riflessioni per aiutarti quando sei in dubbio o boccato. La tua pazienza e costanza faranno la differenza.
Hai mai tenuto un diario della Gratitudine? Quali cambiamenti ti ha portato? Ti interesserebbe provarlo? Se vuoi, lasciami un commento o una testimonianza.
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