Entrare in contatto con i Registri Akashici è stata per me un’esperienza profonda e meravigliosa fin dalla prima volta.
E’ un argomento che desta molta curiosità.
Mi sento chiedere spesso: da quanto tempo fai questa cosa? Di solito rispondo che in maniera consapevole e organizzata, la faccio da un paio di anni.
In realtà, però, l’ho fatto inconsapevolmente per anni, probabilmente fin da quando ero piccola, semplicemente senza saperlo.
L’ho capito quando sono entrata nei miei Registri la prima volta, e ho provato una sensazione decisamente familiare.
Le informazioni sono arrivate fluidamente e con chiarezza e mi sono sentita, letteralmente, che uno “shift”, un cambiamento di coscienza era appena avvenuto.
Non era nemmeno un periodo troppo rilassato.
Stavo vivendo un (lungo) momento di profondo cambiamento interiore ed esteriore.
Benché il mio lavoro come coach e insegnante avesse preso un buon ritmo, la mia intuizione mi chiedeva di prendere una pausa.
Ero riluttante, ma vedevo che non avevo più spazio psichico per continuar a fare quello che facevo, benché mi facesse felice.
Come spesso accade quando diamo spazio all’intuizione…
…ecco che il lavoro con i Registri Akashici è entrato nella mia vita, appena ho cominciato a rallentare.
Dopo averne sentito parlare da un’amica, qui negli Stati Uniti, ecco che continuavano ad apparirmi sotto il naso – i classici segnali, che chiamiamo coincidenze, anche se personalmente preferisco la parola sincronicità.
Senza quasi accorgermene mi sono trovata iscritta a un corso. E da lì i miei studi sono proseguiti e proseguono tuttora, anche perché mi considero una studente a vita, e non smetterò mai di imparare qualcosa di nuovo o approfondire quello che già so.
Le possibilità di crescita e guarigione offerte dal lavoro nei Registri Akashici sono per tutti – per meglio dire, per chiunque si senta chiamato a vivere l’esperienza. Che sia come lettore o come persona a cui la lettura viene offerta, il risultato non cambia.
Significa allora che la mia vita è risolta per sempre?
Purtroppo no! 🙂 Come per tutte le discipline, non significa che tutti i problemi svaniranno per sempre con una seduta o grazie al fatto che si impari ad utilizzare un determinato tipo di lavoro per te stesso.
Siamo e restiamo esseri umani che crescono e commettono errori, hanno bisogno dell’aiuto degli altri, hanno da vivere la vita di tutti i giorni.
Esattamente come tutti.
L’unica cosa che cambia, è sapere che c’è “qualcosa di più”, oltre a quello che ci hanno fatto credere possibile nella nostra vita.
In questo caso specifico, è la conversazione con lo Spirito (o il Divino, o l’Universo, o comunque tu lo chiami) che a me è sempre interessata e ha fatto parte della mia coscienza, ad un livello o a un altro, a volte più consciamente di altre.
Per qualcun altro può essere qualcosa che chiama diversamente – la sostanza non cambia.
L’importante è darsi il permesso di chiedere aiuto, di imparare concetti e strumenti nuovi.
Questo ci permette di vedere possibilità dove prima non c’erano e di potere esprimere al meglio la vita che abbiamo scelto di vivere, in questo tempo e in questo luogo.
La nostra intuizione ci guida spesso a servirci di una soluzione o un’altra per guarire o per cambiare.
Quanto cambia la tua esperienza quando le dai ascolto?
Raccontamelo qui sotto! 🙂
Se sei curioso di saperne di più, dai un’occhiata qui alla guida al tuo primo incontro!
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