Halloween è tra quelle tradizioni americane a cui ho sempre guardato con curiosità e desiderio (ben prima di trasferirmi a vivere qui).
Immagino come in un mondo meno vessato da certa oppressione religiosa* le simbologie, il mito e la forza esoterica di questa celebrazione – primigenia e grezza, per certi versi – possano aver trovato ben più libera espressione. E terreno fertile per continuare. Ripenso alle prime colonie di migranti che avevano potuto portare con sé poco altro che le proprie consuetudini e tradizioni, e a quanto poterle esprimere abbia potuto fare la differenza nell’equilibrio probabilmente molto precario di una vita ricominciata altrove. Mi spiego perché da bambina, guardando oltreoceano, non capivo come mai a loro toccasse di festeggiare questa festa così bella con tutti i lazzi e i frizzi del caso, e a noi no.
Certo ora, ad uno sguardo superficiale, di quella forza primigenia sembra sia rimasto ben poco. Tutto sembra girare attorno ai costumi colorati, i dolcetti e le case infestate a tema.
Certe cose, però, non svaniscono nel nulla. Quella notte in cui, per tradizione, il velo che ci separa dal mondo degli spiriti si assottiglia, non è una notte qualunque. Trovo ci sia qualcosa nell’aria. Un po’ come a Natale.
Quegli antichi popoli, ben più connessi di noi con i ritmi della terra, il mondo dell’invisibile e la propria intuizione, non compivano certo scelte a caso. La simbologia parla chiaro: si celebra ciò che è trapassato perché è stato parte di noi, e si torna al quotidiano più forti ed arricchiti. L’energia è intensificata dal contatto tra i due mondi, e come è lecito sospettare, al servizio anche di chi desideri fare spazio a ciò che di nuovo desidera portare nella propria vita. Quello spazio lo si crea LASCIANDO ANDARE tutto ciò che non serve più – e non in termini prettamente fisici.
È spazio mentale ed emotivo e anche se pensi di non avere particolari affinità col linguaggio dello spirito, l’energia di questo giorno speciale può aiutarti comunque a farlo. Come nei cassetti del comò che liberi dalle cianfrusaglie per fare posto a ciò che ti occorre davvero, così anche alla tua psiche va offerta la possibilità di RESPIRARE e questa semplice
Come chiudere con il passato
può aiutarti a farlo.
[box title=””] Prepara carta e penna, trovati un posto tranquillo, se vuoi accendi una candela bianca e un bastoncino di incenso.
- Rilassati un momento! Non avere fretta. Chiudi gli occhi e respira profondamente per qualche minuto.
- Scrivi. Fai una lista. Elenca tutte le cose che vuoi lasciare andare o, in altre parole, di cui vuoi liberarti (idee, modi di pensare e credenze negative, situazioni logore, relazioni malsane…)
- Rileggi, con presenza. Perché ti farà accorgere meglio se manca qualche cosa. Nel caso, aggiungila.
- Ringrazia. In fondo queste cose nella tua vita ce le hai portate tu, e se ora sei pronta a vedere che hanno fatto il loro corso, vuol dire che sei cresciuta, e non poco. Inoltre, un dono certamente con sé lo avranno portato. Lo fanno sempre.
- Perdona. Te stessa, in primis, poi tutto quello che non ti ha fatto bene. Ora sai far di meglio. Va tutto bene. Respira.
- Elimina. Straccia la lista, bruciala, sotterrala, gettala nel fiume. Sii creativa. I miei mini-falò li ho fatti spesso nella zucca intagliata.
- Stai in silenzio. Siediti per qualche minuto, medita, osserva il fuoco, concentrati sul respiro. Ripeti fra te e te che stai facendo spazio per ciò che desideri portare nella tua vita da ora in poi. Chiedi alle tue Guide e Angeli di aiutarti sul tuo cammino e mandarti segni, se ne hai bisogno. [/box]
Da domani, resta in ascolto e presta attenzione ai tuoi pensieri e decisioni.
Pensa a ciò che desideri fare, vivere e avere nella tua vita, evitando di dare energia al suo contrario.
Hai mandato un messaggio ben preciso al tuo subconscio e una intenzione chiara all’Universo.
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